Agrippa di Nettesheim, Heinrich Cornelius.
Filosofo, medico ed astrologo tedesco (Colonia 1486 - Grenoble 1535). Fu medico della regina madre Luisa di Savoia, poi storiografo e archivista sotto l'imperatore Carlo V. Nel De occulta philosophia (1510), dedicato al suo maestro G. Tritemio, A. si rifà alla fiorente tradizione rinascimentale del pensiero cabalistico-neoplatonico: seuendo le orme di G. Pico della Mirandola, Ficino e Reuchlin, l'uomo è considerato sotto la specie del microcosmo, riproducente nel proprio essere l'ordine trino dell' universo (fisico, celeste e intelegibile) e messo in grado di conoscere e dominare la natura attraverso la magia (naturale, astrologica e religiosa) e la contemplazione. Il De incertitudine et vanitate scientiarum et artium (1530) dà adito a sua volta ad una critica radicale delle scienze nel loro aspetto dogmatico, sviluppando un relativismo razionalistico che sfocia nel fideismo. La sua opera influì largamente sulla filosofia del Cinque-Seicento, in particolare sul naturalismo di Bruno e sullo scetticismo di Montaigne e Charron, preludio al pensiero dei cosiddetti libertini.
fonte l'enciclopedia di repubblica.
Alesandro conte di Cagliostro.
Avventuriero siciliano (Palermo 1743 - San Leo 1795). Dopo aver appreso i rudimenti della medicina viaggiò in gran parte d' Europa presentandosi come taumaturgo e dotato di poteri straordinari. Fondò a Bordeaux una loggia massonica a cui erano ammesse anche le donne. Espulso dalla Francia, riparò in Inghilterra, poi in Svizzera e quindi in Italia. Accusato di attività truffaldina fu condannato a morte e poi al carcere a vita nella fortezza di San Leo, dove morì. Cagliostro si inserì prepotentemente in quel filone di irrazionalismo spiritualista che si dispiegò nel corso dell' intero "secolo dei lumi". La figura tutta settecentesca del conte di Cagliostro, circondata da un alone di mito, suggestionò, accanto a storici e occultisti, scrittori come W. Goethe e A. Dumas.
fonte l'enciclopedia di repubblica.
Raimondo di Sangro, VII principe di Sansevero.
Non fu medico, ma brillante anatomista, oltre che esoterista, alchimista, massone, inventore e letterato italiano. Fu uno dei tanti geni del Settecento Napoletano, che resero appunto la città di Napoli faro e ispirazione di cultura per l'intera europa (Torremaggiore, 1710 - Napoli, 1771). Di nobilissimi natali, visse a Napoli gran parte della sua vita nella sua residenza a piazza san Domenico, e la maggiore fama la ottiene per via della Cappella San Severo, splendido monumento del barocco napoletano che racchiude tutta la personalità del principe: dal punto di vista artistico vengono infatti chiamati a scolpire per la cappella di famiglia i maggiori scultori dell' epoca napoletani, ma le tecniche pittoriche e scultoree, come ad esempio il cristo velato, sono frutto di metodiche alchemiche, conoscenze segrete del principe. Dal punto di vista medico sono per noi importanti le Macchine anatomiche, perfette ricostruzioni in scala reale del corpo umano e del sistema vascolare, ottenute secondo la leggenda iniettando nel circolo sanguigno un composto di sua invenzione in malcapitati ancora in vita. Si interessà anche di medicina, suggerendo estratto di pervinca, cura ancora oggi proponibile, per il trattamento del cancro dello stomaco. Ma forse l'opera di maggiore mistero e genio fu quella di rendere la cappella gentilizia di famiglia un vero tempio massonico, che osservato da due diverse angolazioni può ora apparire come una normale chiesa ora presenta invece una disposizione a tempio massonico perfetta con innumerevoli figure che interpretano tutta l'allegoria massonica e alchemica. Questo suo spirito geniale, assieme all' interesse per l'occultismo e al pericolo in quanto maestro massonico lo resero inviso alle falange più modeste della popolazioni, ora accusato anche di stregoneria, fintanto che anche il re Ferdinando, non alla stessa altezza intellettuale di Carlo III, ne disporrà per alcuni mesi l'arresto. A noi rimane una gloria nostrana, splendida figura per quel che attiene l'alchima, l'occultismo e che da buon alchimista ebbe anche di che dire nella medicina.
fonte: wiki auf italienisch.
Bravissimi, condivido le vostre passioni..anche se devo farle convivere con 1000 altre cose! Vi leggerò con gioia, Anna
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